Il decreto prevede la concessione e l’erogazione di contributi finalizzati a sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione delle microimprese manifatturiere mediante l’impiego delle soluzioni digitali per l’export disponibili sul mercato.

Interventi ammissibili

Il contributo viene erogato sotto forma di bonus. Quest’ultimo sostiene le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società fornitrici.

Le attività per cui è possibile richiedere il contributo dovranno sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso (elenco non esaustivo):

▪realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;

▪realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;

▪digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
▪iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità

e spese di content marketing;

▪upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.

Chi può partecipare

Possono richiedere il contributo le microimprese manifatturiere (codice ATECO: C) nonché le reti e i consorzi di microimprese. Alle reti e ai consorzi devono aderire almeno cinque microimprese.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 30.000.000 Euro. Il contributo è concesso, nell’ambito del regolamento de minimis così come segue:

4.000 Euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
22.500 Euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 Euro.